dammi da tessere
un foglio bianco
di nero non voglio nulla
fatta carbone
la parola sporca
dovunque si posi
martedì, dicembre 31
lunedì, dicembre 23
domenica, dicembre 22
mercoledì, dicembre 18
lunedì, dicembre 16
venerdì, dicembre 6
martedì, dicembre 3
sabato, novembre 30
lunedì, novembre 11
giovedì, ottobre 24
Nettezza urbana
esco, al solito, con mio marito. Ci sorpassa una giovin signora; noto il bel personale, cammina svelta dando colpi di anche.
A un tratto si gira e mi fa - "non si vergogna"? -
- prego? di cosa"? -
- il suo cane ha fatto il bisogno e lei non l'ha raccolto! -
- ah - dico - l'ha fatta tra le erbacce, come faccio a prenderla.. -
- no, non l'ha fatta tra le erbacce, lei è una cafona e maleducata e la città è sporca per colpa di gente come lei. -
- se ci fossero state aiuole, o se ogni tanto passasse qualche attrezzo a disinfettare queste strade dove non piove da sei mesi..lo sa che i cigli delle strade sono pieni di zecche? provi a raccogliere lei qualcosa a terra! -
-chi ha il cane se lo pianga!- ribatte sdegnata, alzando la voce e infuriandosi quando le rispondo:- e invece se lo piange lei!-
Dice altre cose sempre più calcando i toni, intanto che Prugnetta urina sul cerchione di un catorcio.
Ovvio, so di avere torto marcio.
Erano orfismi le parole
teli di ragno tra le sponde dell'anima
Chi fu a inventare il suono
rovesciato su cinque corde di notte?
La stanza
dove non si riusciva a buttar fuori la luna a motore...
gli scuri tornavano indietro
-ch(e) lu passant(e)
diceva mamma
diceva mamma
- se lu so' magnat(e) li tarl(e) -
e a me segnava occhiaie
l'insonnia
l'insonnia
Quel tarlo un giorno si presentò
e mi disse
- sono la tua parola -
sabato, ottobre 19
Come tenermi lontana
dal corpo di parole
poggiate
a un recinto di cielo
la pervicacia
di non farsi toccare
il rigore cattivo
come dell’orso sopraggiunto
di macchia nera intermittente
tra il piano e le forre
nella rete
entrambi a dirci
come si diventa brutti
come ci si gira male
su questo percorso segnato
da labbra in movimento
da labbra in movimento
ORFISMI E PAROLE
(per te che non hai avuto il tempo di leggere)
Non ho fiducia nella referenzialità della parola; indago sul
retroscena per trovare una chiave di lettura che non si fondi
semplicemente sulla musicalità dei suoni, o sui ghirigori dei morfemi
o sul pressappochismo dei semantemi.
La parola in sé è poca cosa, tende agguati, gira le spalle alla nobiltà
del segno, tradisce appena può, è disposta a “mal fare”.
L’ho scoperto nel mio vissuto di silenzio, sfregiato da sporadici
tentativi di “parlare”.
Ho deciso di vendicarmi violentandola, sviscerandola, sezionandola,
torturandola, “usandola”.
Devo dimostrare che essa mènte, che dice altro da sé, devo cercare
dove si nasconde la sua vera faccia e perché sia così subdola.
La parola, smascherata della sua arroganza, stimolata a “parlare”,
taglia i ponti con l’accezione contingente, dice altro iniziando un
racconto a ritroso, fino alle radici della storia.
La parola diventa evocativa, rivela ciò che il semplice ascolto, la
semplice lettura o scrittura non vedono. Essa prende a soffrire,
chiama a raccolta le creature che non sono state ascoltate, grida per
bocca loro, si contorce, fa giustizia del dolore solitario.
(per te che non hai avuto il tempo di leggere)
Non ho fiducia nella referenzialità della parola; indago sul
retroscena per trovare una chiave di lettura che non si fondi
semplicemente sulla musicalità dei suoni, o sui ghirigori dei morfemi
o sul pressappochismo dei semantemi.
La parola in sé è poca cosa, tende agguati, gira le spalle alla nobiltà
del segno, tradisce appena può, è disposta a “mal fare”.
L’ho scoperto nel mio vissuto di silenzio, sfregiato da sporadici
tentativi di “parlare”.
Ho deciso di vendicarmi violentandola, sviscerandola, sezionandola,
torturandola, “usandola”.
Devo dimostrare che essa mènte, che dice altro da sé, devo cercare
dove si nasconde la sua vera faccia e perché sia così subdola.
La parola, smascherata della sua arroganza, stimolata a “parlare”,
taglia i ponti con l’accezione contingente, dice altro iniziando un
racconto a ritroso, fino alle radici della storia.
La parola diventa evocativa, rivela ciò che il semplice ascolto, la
semplice lettura o scrittura non vedono. Essa prende a soffrire,
chiama a raccolta le creature che non sono state ascoltate, grida per
bocca loro, si contorce, fa giustizia del dolore solitario.
venerdì, agosto 23
venerdì, luglio 26
giovedì, luglio 25
giovedì, luglio 18
mercoledì, luglio 10
domenica, luglio 7
martedì, luglio 2
la parola è muta
la voce del poeta che declama
mi provoca malori
già la parola non vuole compagnia
e si ritrova a fianco
la musica per giunta
mi provoca malori
già la parola non vuole compagnia
e si ritrova a fianco
la musica per giunta
domenica, giugno 30
martedì, giugno 18
giovedì, giugno 13
giovedì, giugno 6
venerdì, maggio 31
martedì, maggio 21
giovedì, maggio 16
ombra di me che vorrei
un attimo i tuoi anni
poggiati sulla spalla
il tempo degli occhi
sfilati dalla trama
quando amore convenne
a me fuori la porta
falso di dolore
poggiati sulla spalla
il tempo degli occhi
sfilati dalla trama
quando amore convenne
a me fuori la porta
falso di dolore
martedì, maggio 14
lunedì, maggio 13
è uno spazio lottizzato, quello dello scrivere poetico, semmai vi fossi entrata dalla finestra ne esco dalla porta.
La Poesia oggi non serve, a meno che non faccia da spalla a un moto cruento di riconquista della dignità: prima la persona, poi la poesia.
Oggi lo scrivere è rinunciatario, oppure è l'onda serena di chi ha la barca all'asciutto.
Basta coi pianti e con le lagne e coi rancori, basta con le cornicette a fiori! perché hai paura di chi ti pugnala alle spalle? Il poeta non ha paura, il poeta non muore.
La Poesia oggi non serve, a meno che non faccia da spalla a un moto cruento di riconquista della dignità: prima la persona, poi la poesia.
Oggi lo scrivere è rinunciatario, oppure è l'onda serena di chi ha la barca all'asciutto.
Basta coi pianti e con le lagne e coi rancori, basta con le cornicette a fiori! perché hai paura di chi ti pugnala alle spalle? Il poeta non ha paura, il poeta non muore.
domenica, maggio 12
venerdì, maggio 10
lunedì, maggio 6
sabato, maggio 4
venerdì, aprile 26
martedì, aprile 23
giovedì, aprile 18
mercoledì, aprile 17
martedì, aprile 16
domenica, aprile 14
venerdì, aprile 12
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