venerdì, maggio 31

ferme sull'uscio
la notte e il giorno
ognuna a discutere
sul conto

martedì, maggio 21


viviamo il tempo delle rovine
nell'anima delle cose

attinto alla semplicità che non dice
alla storia di chi non resta
all'insignificanza dei segni
che ognora si legge
sulla viltà dei torrenti
o greti
di parole

giovedì, maggio 16

ombra di me che vorrei

un attimo i tuoi anni
poggiati sulla spalla
il tempo degli occhi
sfilati dalla trama
quando amore convenne
a me fuori la porta
falso di dolore

martedì, maggio 14

capirsi a volo

ed evitarsi

lunedì, maggio 13

è uno spazio lottizzato, quello dello scrivere poetico, semmai vi fossi entrata dalla finestra  ne esco dalla porta.
La Poesia oggi non serve, a meno che non faccia da spalla a un moto cruento di riconquista della dignità: prima la persona, poi la poesia.
Oggi lo scrivere è rinunciatario, oppure è l'onda serena di chi ha la barca all'asciutto.
Basta coi pianti e con le lagne e coi rancori, basta con le cornicette a fiori! perché hai paura di chi ti pugnala alle spalle? Il poeta non ha paura, il poeta non muore.

domenica, maggio 12

autoritratto dell'inconscio
come si può 
ancora
dire
ogni lettera dei colonizzatori 
sul transatlantico di bocca in bocca si tira di teina verde
senza affrancatura
poesiisti attaccati al fondo per eccesso di zucchero
amici
per le palle
come il parrucchino di James
Nel cestino della spazza
una vecchia

bambola kamikaze
del silenzio


venerdì, maggio 10

si torna sempre al dito
sarà questa l'origine
dell'artrosi deformante

lunedì, maggio 6

di incesto
anni fa
l'anticamera del letto
col dito indietro e avanti
cernita di lenticchie e ammollo
 almeno ad evitare
di pagare


sabato, maggio 4


i muretti mi servirono per leccare
dieci lire di citrato sfuso
e chiedermi il perche' dei succhiasangue
col dito li premevo e scrivevano
ora le cose basse me le tengo
per frenare il letto
che' la parete e' una minaccia
e alle spalle non ci voglio nessuno